mercoledì 11 gennaio 2017

Recensione: La vegetariana di Han Kang

Titolo: La vegetariana
Autore: Han Kang
Traduttore: Milena Zemira Ciccimarra
Casa editrice: Adelphi
Numero di pagine: 177
Formato: Cartaceo

«Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica dissoluzione nell'indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell'ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.



Questo libro è stato la mia prima lettura del 2017 e mi piaceva l'idea che ne fosse anche la prima recensione. Trovato in biblioteca e carpito subito (altrimenti sarebbe sparito per mesi, lo so), questo esile librino mi ha immersa in un mondo contorto, oscuro e crudele.
La coreana Han Kang scrive un libro molto particolare e decisamente non per tutti i palati. La narrazione, suddivisa nelle tre sezioni La vegetariana, La macchia mongolica e Fiamme verdi, segue le vicende di Yeong-hye, che dal giorno alla notte (letteralmente!) decide di diventare vegetariana, una scelta di vita che risulterà incomprensibile a suo marito e alla sua famiglia e che la risucchierà presto in un baratro di oscurità, malattia e violenza.
Tutto ha inizio con un sogno. Svegliatosi nelle prime ore del mattino, il marito di Yeong-hye troverà la donna in piedi, a piedi nudi nella cucina fredda, intenta a buttare nella spazzatura ogni cibo contente carne nel frigo. 
Questo libro è molto particolare. Quasi onirico in alcuni tratti, crudo in altri, descrive quello che si rivela essere un sintomo del malessere di Yeong-hye e che poi la porterà alla pazzia. Ma è pazzia? O è la reazione estrema a un'infelicità profonda? In-hye, sorella di Yeong-hye, se lo chiede. Si chiede se lei stessa non sia stata sull'orlo di quel baratro di follia, se non si chiami follia quel momento in cui, semplicemente, si è troppo stanchi per andare avanti e ci si abbandona alla vita.
La mutazione di Yeong-hye - da umana ad animale e, infine, a vegetale - porta al suo completo rifiuto delle convenzioni. Convenzioni che, nella Corea di Han Kang, sono incredibilmente rigide e claustrofobiche, soprattutto con le donne. Una condizione che Yeong-hye, dentro di sè, ha sempre rifiutato, anche se inconsciamente, nel suo rifiuto simbolico di indossare il reggiseno. La carne - ottenuta con un atto di violenza - diventa lo stadio successivo di una società opprimente e oppressiva. Non più segno di civilizzazione - l'allevamento intensivo, la distribuzione mondiale e di massa - diventa un segno della violenza intrinseca nell'uomo. In un disperato tentativo di recidere il legame fra sè e il mondo Yeong-hye, simbolicamente, rifiuta la carne.
La vegetariana è un libro molto interessante. Ci mostra uno spaccato di una cultura molto lontana e che noi sperimentiamo solo in minima parte. Una cultura molto più rigida, per certi versi, molto più repressa. Ma ciò su cui si concentra Han Kang è la psiche umana dei suoi pochi protagonisti: il marito di Yeong-hye, primo narratore, poi In-hye e, prima di lei, suo marito. Tutti e tre incentrano la loro storia, il loro sconvolgimento, le loro repressioni su Yeong-hye, che diventa, passando da un punto di vista a un altro, una folle, una donna libera e priva di vincoli, o un'enigma.
Se il marito di Yeong-hye è un uomo assolutamente insignificante, che cerca nella moglie solo l'adempimento di un'aspettativa sociale e si crogiola nel proprio stesso squallore, con In-hye e suo marito il lettore comincia a perdere la coscienza di giusto e sbagliato e gli rimangono solo dubbi. 
Yeong-hye, per rifiutare la violenza insita nella nostra società e in lei stessa, rifiuta di mangiare carne. Rompe con la consuetudine, con suo marito e con la sua famiglia. Eppure il lato animalesco dell'uomo riemerge. L'unico modo per lasciarselo alle spalle - insieme a una realtà di costrizione e violenza repressa - è non essere più umana.
Han Kang ci racconta una storia dura e lo fa con uno stile impeccabile. Disturbante, preciso, poetico. Tutti e tre gli aggettivi convivono nella sua prosa e si sposano perfettamente con la storia raccontata.
Un ultimo piccolo accenno volevo farlo alla copertina che l'Adelphi ha scelto per questo romanzo: semplicemente perfetta. Un fiore grande, candido, che si staglia su uno sfondo oscuro; e il suo cuore rosso sangue. L'immagine appartiene a Nobuyoshi Araki e si intitola Banchetto degli angeli: scene di sesso (riportato in quarta di copertina).
Un romanzo duro e non per tutti. Non posso dire di averlo amato incondizionatamente ma certo mi ha colpito molto.

Virginia

20 commenti:

  1. Ottima recensione di un libro che, da quand'è uscito, sta facendo discutere moltissimo; la tua è la prima recensione che ho letto per intero. A grandi linee sapevo già di cosa parlasse, ora mi hai dato un'idea più chiara di cosa aspettarsi da questo libro. Sembra molto interessante, e al tempo stesso un pugno nello stomaco. Non lo acquisterò subito, ma senza dubbio è una lettura che prima o poi vorrò affrontare.

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    1. Grazie*-* Sono felice di essere stata d'aiuto, perchè la recensione l'ho scritta ieri sera e, essendo il libro particolare, avevo paura di aver scritto un sacco di idioziexD
      Te lo consiglio, secondo me è un libro da provare a leggere! Ovviamente poi fammi sapere che ne pensi:)

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  2. Ciao Virginia, hai iniziato il 2017 alla grande, con una lettura molto intensa e interessante. Mi intriga questo libro perché tratta della psiche umana, di cultura orientale e di donne e lo leggerò sicuramente. So che mi aspetta una storia non facile, ma sono decisa a farla.
    Aspetto anche la tua recensione di un libro che ho sbirciato sul tuo profilo Instagram, Follia, e che sono andata subito ad acquistare..il mio primo acquisto libroso del 2017, tra l'altro :)
    Un abbraccio :-*

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    1. Ciao Maria, si, il mio 2017 è iniziato tosto, e spero che si mantenga tale!
      Questo libro è particolarissimo e forse non per tutti, ma credo che abbia molte cose da dire. Non ero sicura che mi sarebbe piaciuto (in giro si trovano opinioni molto contrastanti), quindi ho preferito prenderlo in biblioteca quando l'ho visto. Lo consiglio anche a te, se lo trovi:)
      Follia in realtà non pensavo di recensirloxD Ormai è passato un po' di tempo dalla lettura, ho perso l'attimo e le emozioni si sono un po' raffreddate. Aspetto la tua, però, a questo punto!
      Un abbraccio:-*

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  3. Una recensione intensissima per un libro davvero da attenzionare e da inserire in wl in una sezione speciale, non so se io sia nel mood adatto al momento ma mi hai fatto scoprire davvero un libro interessantissimo, grazie cara Virginia <3 un bacione

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    1. Ciao Ely ti ringrazio molto, mi fa piacere che la mia recensione ti abbia in qualche modo colpita*-*
      Si, questo libro non è da prendere alla leggera e ci vuole il mood giusto, ma se tutto è ben predisposto è un romanzo che colpisce.
      Un bacio:-*

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  4. Ciao Virginia! Questa è davvero una lettura particolare, fuori dagli schemi e che non ti aspetti, almeno per quanto mi riguarda. La copertina è molto significativa e colpisce immediatamente l'occhio. La tua recensione è impeccabile come sempre e segue passo dopo passo l'esposizione dei significati che vengono alla luce all'interno della storia. Ci credo, sai, anche senza averlo letto, che deve essere un testo crudo ma anche poetico. Non so, da come lo hai descritto, riesco perfettamente ad immaginare l'aria, l'atmosfera e un pizzico dello stile.
    Une lettura certamente interessante che mi permetterebbe di poggiare lo sguardo su una realtà a me lontana.
    Appunto titolo e autore!
    Un abbraccio! :*

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    1. Ciao Antonietta! Non sai come sono felice di sapere che la mia recensione almeno un'idea del romanzo riesce a darla, perchè mi ha messa abbastanza alla prova e temevo ne fosse venuto fuori un testo confusionario e poco interessante!
      Io questo titolo te lo consiglio, secondo me potrebbe piacerti:)
      Un abbraccio!

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  5. Questo libro mi attira da diverso tempo anche se non me lo aspettavo così crudo e ammetto che ora la prospettiva di una sua lettura un po' mi spaventa. Ma prima o poi vorrei affrontarla perché mi incuriosisce moltissimo sia come storia che per le tematiche. Grazie della recensione :)

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    1. Si, è un libro forte, come stile e come temi. Anche disturbante, in alcuni tratti. Io sono comunque stata contenta di averlo letto! Se poi lo leggi anche tu fammi sapere:)

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  6. Ecco che mi hai catapultata nel mondo della mia Yeong-hye 😔
    Ho amato moltissimo questo libro, ho sofferto e mi sono sentita libera allo stesso tempo. Bellissima la tua analisi del rapporto carne e violenza. Sono felicissima che questa storia ci accomuni. Un abbraccio.

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    1. Sono contenta che ti sa piaciuta la recensione*-* Questo è un libro difficile, avevo un po' paura di non essere all'altezza, nel recensirlo.
      Un abbraccio:)

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  7. Avevo adocchiato questo libro ancor prima della sua uscita e volevo assolutamente leggerlo. Ora in realtà leggendo diversi pareri in giro sul web la mia impazienza è un po' scemata. Non pensavo fosse così crudo e violento e non so bene che reazione aspettarmi da parte mia. Ho visto però che è tra le novità nella mia biblioteca quindi conoscendomi non credo che saprò resistere a lungo e lo leggerò, soprattutto per curiosità. Credo che ci racconti una mentalità e una cultura molto diversa dalla nostra ma comunque interessante da capire, anche nella sua crudezza.

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    1. In effetti è un libro piuttosto disturbante, anche se non nel senso comunemente inteso del termine. Dal momento che la tua biblioteca ce l'ha prendilo lì, per non sbagliare. Io l'ho preso in biblioteca a mia volta, non ero sicurissima del mio apprezzamento.
      Se poi lo leggi fammi sapere!

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  8. Ciao Virginia :-) Finalmente leggo una recensione su questo libro così tanto chiacchierato ma mai analizzato.. Devo dire che da quello che scrivi deve essere una lettura da MOMENTO PERFETTO, nel senso che ci vuole concentrazione anche per cogliere le sfumature che, sicuramente, ci sono. Sicuramente sarà una lettura da fare :-)

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    1. Ciao Mikla:) Sono felice se la mia recensione ti è stata utile, è stata abbastanza complicata da scriverexD
      Si, questa è una lettura da leggere al momento giusto e per stomaci forti! In caso, fammi sapere se ti è piaciuto o meno:)

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  9. E' arrivato oggi in biblioteca: un po' mi spaventa e un po' mi incuriosisce. Credo che lo leggerò perché voglio mettermi alla prova.
    Recensione molto accurata. Complimenti.
    Lea

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    1. Ciao:)
      Grazie mille*-*
      Si, se non sei sicura ti consiglio la biblioteca. Io ho fatto così e non me ne sono pentita:)

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  10. La tua recensione mi ha conquistata! Tanto per cambiare non conoscevo il libro, ma me lo segno perché sembra molto interessante... magari dovrò aspettare il momento giusto per iniziarlo, ma mi hai incuriosita tantissimo!

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    1. Grazie*-*
      Il libro è molto particolare e sicuramente non nelle corde di tutti, però io sono stata felice di averlo letto.
      Se poi lo leggi anche tu, fammi sapere che ne pensi:)

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