giovedì 17 novembre 2016

Recensione: Il canto del sangue di Anthony Ryan

Titolo: Il canto del sangue
Autore: Anthony Ryan
Traduttore: Gabriele Giorgi
Casa editrice: Fanucci
Numero di pagine: 761
Formato: Digitale

Pochi mesi dopo la morte della madre, l’undicenne Vaelin Al Sorna viene portato da suo padre alla Casa del Sesto Ordine, una confraternita di guerrieri devoti alla Fede, che diventerà la sua nuova famiglia. Sulle prime il ragazzo si sente tradito dal proprio genitore, ma la sua tempra forte lo aiuta ad affrontare l’addestramento severo e le terribili prove a cui tutti i membri dell’Ordine vengono sottoposti. Ma per Vaelin e i suoi fratelli, diventati temibili guerrieri, il futuro ha in serbo molte battaglie in un Regno dilaniato da dissidi e il cui sovrano nutre mire di espansione. E tra segreti e complotti, il giovane dovrà fare i conti con la sua voce interiore, un canto misterioso che lo guida, lo avverte del pericolo, lo rende immune alla fatica, sensibile alle voci della foresta. Il canto è un dono del Buio, può ardere o spegnersi, non proviene da nessuna parte e non può essere insegnato: solo occorre affinarne il controllo, esercitarlo, perfezionarlo. Il canto è Vaelin stesso, il suo bisogno, la sua caccia. E presto gli rivelerà che la verità può tagliare più a fondo di ogni spada.

Quant'è bello iniziare un libro con aspettative rasoterra e ricredersi in toto? Aspettarsi determinate situazioni, determinati personaggi e poi rimanere sorpresi?
Io, che sono una storica rompiballe, ho cominciato questo libro con un certo scetticismo, per poi ritrovarmi sempre più coinvolta negli eventi e sempre più legata ai personaggi.
Ma andiamo con ordine.
Il libro, primo di una trilogia già conclusa e perfino tutta tradotta, parte con un flash-back: Vaelin racconta allo storico Verniers la sua versione dell'invasione all'impero alpirano da lui guidata e, facendo questo, ci ritroviamo risucchiati nel tempo, a quando il temibile e odiato guerriero con cui parla Verniers non era altro che un undicenne spaventato abbandonato dal padre sulla soglia del Sesto Ordine, pronto per essere affinato e temprato in anni di durissimo addestramento.

<< "Acciaio e sangue sono tutto ciò che costituirà il vostro futuro. Capite?">>

Queste le parole con cui vengono accolti Vaelin e i suoi compagni e si dimostreranno veritiere. Nel Sesto Ordine non esiste famiglia e non esiste passato, solo un presente di privazioni e un futuro acuminato come una spada. Le prove da superare sono tante, spietate e inflessibili. 
Quella che ci racconta Ryan, però,  non è una storia di odio, ma una storia di fratellanza e solidarietà, la storia di come le difficoltà abbiano indurito ma, allo stesso tempo, unito un gruppo di ragazzi che, altrimenti, molto poco avrebbero avuto da spartire l'uno con l'altro.
Vaelin è l'assoluto protagonista di questo primo libro. Fin dai suoi primissimi anni nell'Ordine capiamo che per lui è riservato un destino speciale, ma anche un pericolo mortale. Molteplici sono le figure che si muovono attorno a lui e molte sono le perdite che fin dall'inizio deve subire, i compromessi a cui deve scendere. Addestrato per essere un mortale guerriero, Vaelin ha in sè qualcosa di più, ma che verrà svelato solo col passare delle pagine.
Accanto a lui troviamo i suoi amici (i miei preferiti sono Nortah e Caenis). Tutti sono ben caratterizzati e subito riconducibili alla memoria per qualche aneddoto o peculiarità che li rendono unici e insostituibili. Fra di loro Vaelin spicca come un capo, perchè tale è il suo ruolo. Come capo deve addossarsi la responsabilità dei loro destini e di una conoscenza che avrebbe preferito rimanesse segreta.

<< "Il valore di un libro risiede nella conoscenza che contiene, e la conoscenza è sempre una cosa pericolosa.">>

Uno dei personaggi più intriganti è senza dubbio la principessa Lyrna Al Nieren. Bellissima, scaltra, manipolatrice e spietata, è legata a vaelin da un rapporto di odio e amore, desiderio e sfiducia. Spero che nei prossimi libri il suo personaggio assuma più rilevanza e che lei e Vaelin si mettano assieme (e qui parte la ship!), nonostante la figura di un altro importante personaggio femminile. Ciò che più mi è piaciuto di Lyrna è che è uno degli unici personaggi che riesce a confrontarsi con Vaelin su un piano di parità, che è una donna estremamente intelligente e determinata ad andare oltre il ruolo di procreatrice che la società vorrebbe imporle e che, per perseguire i suoi intenti, sia disposta ad essere bugiarda e spietata a un tempo, mostrandosi temibile quanto il suo formidabile padre, vero ragno tessitore.
Il libro copre un considerevole arco di tempo e si focalizza unicamente su Vaelin, protagonista che, come già detto, non può non conquistarsi un posto nel cuore di ogni lettore. Ryan ci prepara un'ambientazione dal sapore "martiniano", seppur corretta con quella giusta quantità di zucchero da rendermela perfettamente digeribile; il suo stile è quel sapiente dosaggio di umorismo e drammaticità da avvincere il lettore. La storia si chiude quando ancora pochi misteri sono stati svelati e ci lascia con la voglia divorante di proseguire con il secondo e con il terzo, altri due bei mattoncini come piacciono a me. Spero quindi di poter proseguire presto questo racconto intrigante e di non soffrire troppo su un finale che, me lo sento, sarà sofferto e tinto di sangue.

Virginia 

14 commenti:

  1. Ecco seguendo te mi cresce in modo esponenziale le WL! XD
    Però mi ispira proprio tanto!! *_*

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    1. Eheh, sarebbe bellissimo fangirlare assieme anche su questo peròxD

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  2. io questo libro l'ho amato tantissimo, mi ha aperto all'epic fantasy

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    1. Ciao Chiara, benvenuta sul blog:)
      Per me è stato una bellissima scoperta e non vedo l'ora di buttarmi sul seguito*-*

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  3. Ciao cara Virginia, non immagini quanto sia felice che questo romanzo ti sia piaciuto. Come ti dicevo ieri a me ha conquistato completamente. L'ho trovato scritto benissimo e con un protagonista meraviglioso. Adoro questo genere di personaggi per quanto riguarda i fantasy e questo insieme di caratteristiche che tu ha elencato benissimo. La focalizzazione su Vaelin e Lyrna che hai fatto ripercorre le mie stesse considerazioni e soprattutto emozioni, perchè mi ha emozionato davvero tanto. L'unico problema è che ancora non ho proseguito la saga perchè vorrei avere tutti cartacei e ci vuole un po' *__*
    Leggendoti scopro sempre più cose in comune ed è ogni volta una bella scoperta. <3
    Un abbraccio forte!

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    1. Ah, quindi condividiamo la ship, eh?xD Io sto leggeno la saga in digitale (più economico, più comodo, più accessibile al portafoglioxD), ma capisco benissimo il desiderio di poter avere un libro in carta, è la mia maledizione.
      Anche a me piace scoprire di avere così tanto in comune con te, sarebbe bellissimo proseguire insieme questa lettura:)
      Un abbraccio!

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  4. Ommioddio lo voglio, assolutissimamente!

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  5. Ehm..perché pur non essendo il mio genere la tua recensione mi ha acceso tanta curiosità?? Ora lo vorrei leggere anche io!
    Comunque conosco la felicità che si prova quando un libro su cui avevi zero aspettative si rivela magnifico *_* Ma purtroppo so anche cosa si prova quando si verifica la situazione contraria..
    Buon fine settimana, un abbraccio :-**

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    1. Eheh, è il mio intento maleficoxD Scherzi a parte, grazie per quello che hai detto*-* Se dovessi effettivamente leggerlo, fammi sapere che ne pensi!
      La sensazione è bellissima, ma l'altra è tremenda ed è molto meno rara della prima, purtroppo!
      Grazie, altrettanto:-*

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  6. Vaelin!!!!! <3 <3 <3 Ora la smetto... o forse no! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto!!!!!! E complimenti per la recensione, mi ci sono ritrovata parecchio.
    Ryan è stato una scoperta fortuita per me, ma è una scoperta di cui sono molto, molto felice. Ammetto che il secondo libro mi è piaciuto meno del primo (non lo dico per scoraggiarti, perché è comunque una lettura che mi è piaciuta molto, e non vedo l'ora di stringere il terzo tra le mie mani, anche se molto probabilmente se ne riparlerà per l'anno nuovo, sigh! Ma comunque ho trovato che il secondo libro non fosse allo stesso livello del primo).
    E comunque... Vaelin!!!!! *__*

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    1. Si, Vaelin, ne vogliamo parlare?? No, perchè qua non si finisce più*-*
      Vedo che questa trilogia, di cui non avevo quasi sentito il nome, si sta rivelando più amata di quanto prevedessi!
      In realtà sai che io sono ormai a metà del secondo e, ti dirò, mi sta piacendo più del primo? Certo, è molto diverso e alcune cose mi mancano, ma altri punti compensano e mi piacciono molto. Comunque, vedremo:)

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    2. Sì, meglio non iniziare! ;P
      Sono contenta che ti stia piacendo il secondo! (Io ho preferito il primo, ma il motivo principale è che nel secondo libro per me non c'è abbastanza Vaelin! ;P)

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    3. In effetti è vero ed è uno dei motivi per cui mi è rimasta una forte nostalgia del primo. ma poi, vogliamo parlare del senso di famiglia quando erano tutti assieme? Adesso questo aspetto è venuto bruscamente a mancare e me ne dispiace molto. Ma ha anche molti spunti interessantissimi, quindi sarei bugiarda a dire che mi sta piacendo meno. Solo, mi piace per motivi diversi:)

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