Carissimi lettori, buon Halloween! In questa giornata nebbiosa perfettamente intonata alla celebrazione (a Bologna senz'altro) ho deciso di condividere con voi un Chiacchiericcio molto speciale, dedicato tutto al Lucca Comics and Games, fiera del fumetto, dei giochi e del fantasy per antonomasia qui in Italia e a cui io ho partecipato ieri per la mia primissima volta.
Innanzitutto, i motivi che mi ci hanno spinta. Non sono una cosplayer - anche se un pensierino talvolta lo faccio - e non leggo fumetti, per non parlare dei giochi (perchè nessuno li farebbe con me, ovviamente. Che persone noiose che conoscoxD). Allora, perchè andare?
Le risposte sono due.
Brandon Sanderson e Virginia de Winter.
Per chi bazzica questi luoghi da un po' deve avermeli già sentiti nominare. Sono due scrittori fantasy che io amo moltissimo e che ieri sono finalmente riuscita a incontrare. La particolarità di questa esperienza è stata ancora più ampia, fra l'altro, perchè chissà quando Sanderson tornerà mai nelle vicinanze dalle lontane Americhe e Virginia de Winter si è mostrata per la prima volta in pubblico con questa presentazione. L'emozione è stata, in entrambi i casi, grandissima e io ho sorriso tutto il tempo come una scema.
Ma andiamo con ordine.
Nonostante tutti i miei tentativi, non sono riuscita a fare una cosa semplice come passare una foto dal telefono al blog. Avrei voluto mostrarvi quella che io e mia sorella abbiamo fatto con Sanderson, a testimonianza che si, è avvenuto davvero. Vista la mia inettitudine, però, vi rimando al mio profilo di Instagram, dove mi trovate come Virginia Fairfax Rochester, sempre con il faccione di Charlotte Bronte come foto di profilo. Là ho postato l'immagine in questione (fra l'altro, se in effetti siete curiosi e vi va di andare a vedere, secondo voi quale delle due ragazze sono? Piccola curiositàxD).
Adesso eccovi la mia versione un po' più dettagliata.
Eravamo piuttosto pochi a farci firmare i libri. Io e mia sorella ci eravamo portate i primi - e per ora unici - due volumi delle Cronache della Folgoluce: una l'ha dedicata a me, una a Teresa, personalizzandola con una piccola frase molto cara ai fan (life before death e bridge four*-*). C'è stato il tempo per un saluto e qualche domanda, la firma e le foto. Sono uscita - e non sto esagerando - con le ginocchia deboli per l'emozione. Incontrarlo, finalmente, è stato bellissimo.
L'incontro con Virginia de Winter è stato un po' più articolato, perchè non ci sono stati solo gli autografi ma anche la presentazione de La spia del mare, che io ho acquistato proprio ieri allo stand della Mondadori.
Che dirvi, senza invadere la privacy di questa bravissima scrittrice?
Virginia non me la sarei mai immaginata così. Si guardava intorno intimidita, quasi incredula di vedere che tutti noi eravamo lì per lei. La prima cosa che ho pensato, sentendola parlare, è che mi sembrava una persona dolcissima. Sui social - dove tutti siamo più disinvolti, certo - l'ho conosciuta come ironica, divertente, brillante. Si, è anche tutte queste cose, ma ha un lato di dolcezza che non mi ero aspettata e che mi ha colpita subito al cuore. Mi è piaciuto quello che ha detto e come l'ha detto; mi ha colpita con la sua disponibilità e con la sua gratitudine per noi fan. Mi ha fatta sentire importante - ci ha fatti sentire tutti importanti - dando attenzione a tutti, riservando uno sguardo e una parola affettuosa a tutti. E si, ho ANCHE le sue foto, ma voglio rispettare la sua riservatezza, che da sempre protegge, e rimarranno nel mio cellulare e nel mio cuore.
Se Sanderson e la de Winter hanno monopolizzato la giornata, c'è anche stato posto per altro. Lucca è una città bellissima e mi sarebbe piaciuto vederla con un po' più di calma, senza dover fare a pugni per ogni passo (ma quanti eravamo domenica??). La giornata era calda e soleggiata, perfetta per camminare senza meta e perdersi ad ammirare i cosplayers (bravissimi, davvero!) e mi si è scaldato il cuore nel rendermi conto che, per quanto sola con le mie stranezze possa sentirmi a volte, in Italia siamo tanti, tantissimi, tutti pronti a emozionarci, travestirci e farci chilometri solo per poterci riunire, per poter incontrare i nostri autori preferiti, scoprire un nuovo gioco/fumetto/libro.
Questa giornata, nella mia miglior tradizione, non è stata priva di ansie (per fortuna Teresa è una persona molto più pacata, altrimenti non so come fareixD). L'ansia di non trovare questo famigerato Padiglione Carducci ("Si, signorina, è dall'altra parte della città"!!) e di non arrivare in tempo, l'ansia di esserci perse a Lucca (mi perderei pure a casa mia se fosse umanamente possibile) e non per ultima l'ansia di aver perso lo shuttle per Bologna (arrivato con 30 minuti di ritardo, ci tengo a precisare. L'ansia era giustificataxD),
Ma quante altre cose belle ci sono state? Quante persone ho conosciuto, che probabilmente non incontrerò mai più, di cui magari non so i nomi? In fila per Sanderson, con altri due appassionati di fantasy (non mi capita spesso di parlare con appassionati come voi, ragazzi!); in fila per l'autografo della De Winter (ancora fantasy come se non ci fosse un domanixD). Soprattutto, il gruppo di disagiati sullo shuttle per Bologna, compagni di ansie e di giochi demenziali durati per due ore e mezzo e con i quali mi sono fatta tantissime risate, chiudendo degnamente le giornata.
Questa esperienza è stata bellissima e sono felice di averla potuta fare e di averla fatta con mia sorella. Spero di poterla ripetere, ma in ogni caso è stato uno dei giorni più emozionanti della mia vita.
Virginia